Galliani non si dà pace "Il cuore sanguina ancora"

MILANO, 2 MARZO 2012

All'arrivo all'assemblea di Lega la battuta dell'ad rossonero: "Pace fatta con la Juve, certo, ma quel gol non gol...". Agnelli: "Galliani ha chiesto scusa a Pirlo". Zamparini: "Con i rossoneri dovrebbero ripagarci di tutto quello che ci hanno tolto col Siena"


Giornata di assemblea di Lega oggi a Milano. I presidenti delle società sono sfilati davanti ai giornalisti che li aspettavano. Tra loro Maurizio Zamparini del Palermo: "È una giornata normale, siamo strampalati, non faremo nulla come sempre. Discuteremo di aria fritta. Non sono contro Beretta, è una brava persona. Contro il Milan dovrebbero darci partita vinta visto quel che ci hanno tolto contro il Siena. Abbiamo troppe assenze, non abbiamo buoni rincalzi, abbiamo il 5 per cento di possibilità di vincere. Cercheremo di fermare il "lazzarone" Nocerino". Sulllo scontro tra Milan e Juve Zamparini è ironico: "Quando devono dividersi il bottino Milan e Juve stanno insieme. Sabato sera l'errore è stato collettivo. Spero che anche Milan e Juve vogliano una governance in Lega dove non ci sono saggi. Mutti resta sicuro, anche se perdiamo con il Milan". Marotta non ha parlato, così come 
GALLIANI E AGNELLI — Malgrado la pace con la Juve, Adriano Galliani(Milan) ancora però non si dà pace: "Pace fatta, certo. Il cuore sanguina ancora sul gol non gol". "Il mio cuore sta come quello di tutti i tifosi rossoneri. Zamparini dice che al 95 per cento vinciamo noi? Ahia, è un furbacchione. Contratto Ibra ancora lungo. Thiago ha un contratto fino 2016, non abbiamo paura del Barcellona. Pato non so se andrà in Usa, valutano i dottori. Con Raiola ieri abbiamo parlato di giovani". AndreaAgnelli (Juventus): "Galliani quando ci siamo sentiti ha chiesto scusa anche a Pirlo che è stato un monumento del Milan e non uno che tira gomitate. Oggi si parla della lettera di 8 società che chiedono il sollevamento di Beretta. Credo che sarebbe sciocco cambiare ora, ai primi di marzo. Lui ha fatto un ottimo lavoro, anche se adesso serve un passo avanti perché c'e' tanto lavoro da fare. Il calcio è un'industria che muove lo sport italiano. Le critiche di Conte dopo Parma erano costruttive e io l'ho appoggiato". De Laurentiis (Napoli): "Beretta deve restare fino a quando non si trova il sostituto".
IN FIN DI VITAGuaraldi(Bologna)ha invece commentato la scomparsa del tifoso Lucio Dalla: "È stata una perdita dolorissima quella di Dalla, un grande amico del Bologna". Di pochissime parole Maurizio Beretta: "Della sfiducia ne parleremo in assemblea". Il presidente del Cagliari Cellino: "Se non decidiamo niente oggi muore il calcio perché è in fin di vita". Pierpaolo Marino (Atalanta): "Sono sempre fiducioso, stimo Cellino però non sono così catastrofista come lui. Lo sento dire dal 1978 che il calcio sta morendo. Noi siamo per l'unità e la compattezza. Lo stipendio di Doni che lo paghiamo ancora noi? Parlate con gli avvocati del club, non rispondo. Noi abbiamo 37 punti in classifica, uno in più dell'Inter, ottenuti con orgoglio e tenacia. Io ds dell'Inter? Sorrido, sono fantasie, sto bene con Percassi". Preziosi (Genoa): "Penso si discuterà serenamente. Zamparini deve essere più fiducioso. L'obiettivo è confermare Beretta fino a fine mandato. Io non mi schiero, faccio le cose che credo abbiano senso. Noi presidente siamo in sofferenza per i punti della classifica che condizionano i nostri stati d'animo. Ci sono 10 squadre che lottano per salvarsi, ma io non sono in ansia. Ogni tanto noi presidenti sbrachiamo per la rabbia dovuta a motivi di campo. I rapporti ventennali con Milan e Juve non si interrompono. Col Lecce serve gara muscolare, desolanti le nostre ultime trasferte". Ghirardi (Parma): "La categoria deve unirsi e affiatarsi. Io non ho sfiduciato Beretta, non sono d'accordo. Si discute troppo fuori dalla Lega e poco dentro. Spero che contro il Napoli vada tutto bene. A Genova abbiamo raccolto poco, domenica spero che non ci siano fattori esterni condizionanti. Giovinco con l'Italia avrebbe potuto essere più concreto".

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