Giglio: oggi l'incidente probatorio. Naufraghi "verita' e giustizia"


(AGI) - Grosseto, 3 mar. - I naufraghi, i parenti delle vittime, accompagnati tutti dai loro legali e i consulenti di parte arrivano alla spicciolata davanti al teatro Moderno di Grosseto dove oggi ci sara' la giornata del conferimento degli incarichi. Alle 9.30 e' previsto l'avvio della prima maxi udienza, quella dell'incidente probatorio per il naufragio della nave Costa Concordia, avvenuto il 13 gennaio all'isola del Giglio. Comune denominatore per tutti: verita' e giustizia.

LEGALE COSTA, COMPAGNIA E' PARTE OFFESA La Costa Crociere "e' obiettivamente parte offesa". Lo ha detto l'avvocato della compagnia, Marco De Luca, arrivando oggi a Grosseto dove si svolge l'incidente probatorio. L'avvocato respinge l'ipotesi che in un prossimo futuro la compagnia "possa trovarsi dalla parte degli indagati". Il legale della compagnia ha poi sottolineato che nessun ritardo e' stato dato "nell'allarme da parte di Costa. Aspettiamo ricostruzioni puntuali dell'accaduto". LEGALE,AMBROSIO DIEDE ORDINI DIVERSI DA SCHETTINO "Il mio assistito e' stato l'unico ufficiale che ha dato un ordine diverso dal comandante Francesco Schettino: calare le scialuppe dal ponte 4". Cosi' dice Salvatore Catalano, avvocato del comandante in seconda della Costa Concordia, Ciro Ambrosio. "La legge dice che il comandante, in maniera assoluta, e' responsabile della nave". Sugli esiti del processo Catalano dice: "la speranza e' che Ambrosio alla fine del procedimento possa vedere riviste le sue posizioni". (AGI) NAVE AFFONDATA: UNA NAUFRAGA, "SCHETTINO E' UN CRIMINALE" = (AGI) - Grosseto, 3 mar. - "E' un imbecille, per essere gentili, e anche un criminale". Lo ha detto Francesca Scaramuzzi, una naufraga che il 13 gennaio si trovava a bordo della Costa Concordia insieme al marito. La signora ha sottolineato che neanche un ufficiale si e' visto. "Quando siamo riusciti a salire sulla scialuppa, in meno di tre minuti siamo arrivati al Giglio. La nave si stava inclinando sempre di piu' e se fossero passati altri cinque minuti non saremmo piu' scesi". Francesca sottolinea anche che la responsabilita' "e' della Costa Crociere. "Non ho mai pensato di morire, ho vissuto tutti quegli attimi come se io non ci fossi. E' cosi' che mi sono difesa". (AGI) Sep/Roc .

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